Eco-catastrofe e ricostruzione di un futuro plurale in Juan Buscamares di Félix Vega

Autori

  • Federica Moscatelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2785-3233/19138

Parole chiave:

Hispano-American literatures, new mythologies, eco-dystopia, community, reconstruction

Abstract

Nell’attualità è diventato sempre più urgente concentrarsi sulla terribile situazione del nostro pianeta, ormai sull’orlo del collasso. Questa stringente preoccupazione si riflette in alcune narrazioni distopiche contemporanee che hanno come nodo centrale un’eco-catastrofe. Infatti, la distopia, e nello specifico l’eco-distopia, è il genere che meglio interpreta il nostro mondo attuale: una proiezione futura che svela la profonda degradazione della società. In particolare, in questo articolo, ci concentreremo sull’analisi di un graphic novel: Juan Buscamares del cileno Félix Vega (2017). Questa narrazione eco-distopica risulta particolarmente interessante per vari motivi, tra cui: la relazione tra cultura cristiana coloniale e miti indigeni andini, il racconto della catastrofe e la ricostruzione di un futuro plurale che possa intervenire nell’immaginare e quindi creare un presente più inclusivo ed eco-sostenibile. Nello specifico, metteremo in risalto come in questo graphic novel cileno si dia spazio alla dimensione comunitaria e sincretica per ricostruire un immaginario futuro alternativo dopo l’apocalisse.

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Pubblicato

2024-03-04

Come citare

Moscatelli, F. (2023). Eco-catastrofe e ricostruzione di un futuro plurale in Juan Buscamares di Félix Vega. DIVE-IN – An International Journal on Diversity and Inclusion, 3(2), 93–110. https://doi.org/10.6092/issn.2785-3233/19138